Nelle prime settimane della guerra in Ucraina sembrò che Israele, e in particolare il suo Primo ministro pro tempore Naftali Bennett, fosse deciso a svolgere un ruolo di mediatore per mettere rapidamente fine al conflitto (questo è il comunicato ANSA sul viaggio di Bennett a Mosca). Fallito quel tentativo e con le elezioni ormai in vista, la diplomazia di Gerusalemme ha abbozzato, rifocalizzando l’attenzione sui rapporti con i vicini mediorientali, dove gli interessi sono più immediati e vitali. L’atteggiamento non è cambiato con il nuovo governo di destra-destra guidato da Benjamin Netanyahu, che ha continuato ad operare per isolare sempre più l’Iran, percepito come il nemico più pericoloso. Anche in tale ottica, non deve essere stata una bella notizia per Israele l’accordo raggiunto a Pechino per un reciproco riconoscimento di Iran ed Arabia Saudita, proprio nel momento in cui Israele stava compiendo un grande sforzo diplomatico per riallacciare i rapporti con Riad, in evidente funzione anti-iraniana. Ha scritto in proposito Formiche.net: leggi.
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