Non sono pochi gli autori che indicano nell’Africa il futuro potenziale protagonista dell’economia mondiale, soprattutto in considerazione dell’enorme ricchezza in materie prime. A formulare queste ipotesi sono spesso giovani ricercatori di origine africana ma con una formazione “occidentale” che tendono ad applicare, nelle loro analisi, paradigmi che difficilmente si attagliano alle realtà del loro Continente. Potrebbe essere il caso anche dell’interessantissimo testo del kenyano Anver Versi, pubblicato su Equilibrimagazine.it: leggi. Tuttavia, prima di cedere al pregiudizio, vale la pena soffermarsi sulla citazione – riportata nei primi paragrafi dell’articolo – da uno scritto di Ngozi Okonjo-Iweala, ministro delle Finanze nigeriano, sull’imprevedibilità delle forme e dei tempi di sviluppo socioeconomico di intere macroaree geografiche. Ci è allora possibile riflettere sul fenomeno delle attuali migrazioni dall’Africa, azzardando un paragone con quelle dei “boat people” vietnamiti di cinquant’anni fa; e la riflessione può arricchirsi leggendo un’analisi sul Vietnam attuale, quale quella pubblicata nel 2021 sul Sole24Ore: leggi.
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