Per quanto i confini possano essere chiusi e blindati oppure aperti e porosi, sempre dividono comunità e generano minoranze. Naturalmente, più gli eventi storici hanno modificato i confini, più profonde sono le lacerazioni tra le popolazioni interessate. È questo il caso della regione attraversata dalla frontiera tra Grecia ed Albania, la cosiddetta Ciamuria o Çamëria (uno studio dell’Università del Salento ne riassume la storia: leggi). L’enfasi nazionalista è tornata protagonista in questa remota parte dei Balcani negli ultimi due anni, da quando cioè è risultato eletto sindaco di un comune albanese un cittadino appartenente alla minoranza greca, arrestato per compravendita di voti due giorni prima delle elezioni (ne scrisse l’Agenzia Nova: leggi). Detenuto in Albania, Fredi Beleri è stato inserito nelle liste del partito conservatore greco Nea Demokratia per le elezioni europee, venendo eletto con un gran numero di preferenze. Il caso evoca per qualche aspetto quello di Ilaria Salis, ma l’esito non sembra ancora altrettanto scontato, come scrive EUNews: leggi. Per chi volesse approfondire la questione della minoranza greca in Albania, molte informazioni si trovano in un articolo di alcuni anni fa dell’Osservatorio Balcani-Caucaso: leggi). Della presenza di pulsioni xenofobe nei confronti della minoranza albanese in Grecia ha invece scritto il sito Deutsche Wirtschafts Nachrichten: leggi.
|