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Dai primi giorni di marzo, Mihály Varga è il nuovo Governatore della Banca nazionale ungherese. Fedelissimo di Viktor Orbán, nel cui Governo è stato Ministro delle Finanze, al momento di prendere funzione ha dichiarato che: “L’economia ungherese è solida, le prospettive di crescita sono favorevoli e la liquidità delle famiglie, delle imprese e del sistema bancario è robusta” (così ha riferito Hungary Today, sito di notizie pro-governativo: leggi).
Forse il messaggio voleva essere rassicurante per cittadini e mercati, ma non sembra corrispondere alla realtà dei fatti. Un’indagine de Linkiesta risalente a fine gennaio asseriva che “Dopo quindici anni di Orbán, l’economia ungherese è ostaggio di inflazione e debito” (leggi), ed anche il dispaccio Reuters che annunciava l’assunzione dell’incarico da parte del nuovo banchiere centrale segnalava “rischi per l’inflazione e la crescita” (leggi).
Se la contraddizione tra le affermazioni di Varga e quanto suggeriscono fonti indipendenti appare evidente, esiste una lettura più “ideologica” dei fatti che sembra indicare che la situazione economica magiara corrisponde in realtà a quanto auspicato da Orbán. Nota un articolo di East Journal: “Orbán ha salutato il 2025 promettendo agli ungheresi un anno fantastico per l’economia nazionale. A fine gennaio, però, l’inflazione è salita al 6%. Le solite menzogne dei politici? No. Il leader di Fidesz non sta mentendo, è ideologicamente coerente con sé stesso.” (leggi).
Che si tratti o meno di un caso di coerenza, è innegabile che dopo quindici anni di potere indiscusso (alle ultime elezioni ha ottenuto il 68% dei seggi alla Camera unica) alcune crepe si fanno visibili. Il prossimo voto è previsto solo nel 2026, ma a differenza del passato un’alternativa politica sta prendendo corpo grazie all’azione di un ex membro del partito Fidesz, Péter Magyar, attualmente parlamentare europeo del PPE.
Come appare dall’ampia analisi di Euro Prospects (leggi), una destra moderata potrebbe rimpiazzare quella populista di Orbán.
Parole chiave: Ungheria, economia, Orbán, Magyar |
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