Dialoghi europei si ripropone di celebrare degnamente, nella prossima primavera, la ricorrenza dell’ottantesimo dalla morte di Eugenio Colorni, triestino d’adozione che collaborò alla stesura del “Manifesto di Ventotene” con Ernesto Rossi ed Altiero Spinelli (lo spessore politico e culturale di Colorni è ben evidenziato nel Dizionario biografico degli italiani Treccani: leggi) . Trent’anni fa, gli ideali propugnati da Ventotene sembrarono riprendere un qualche slancio con il Trattato di Maastricht, entrato in vigore il 1° novembre 1993, che, chiudendo la fase della Comunità economica europea, introdusse l’Unione europea. Nonostante ciò, i federalisti più convinti espressero un giudizio assai tiepido in merito al Trattato – ne dissertò ampiamente (1992) Pier Virgilio Dastoli, già assistente di Spinelli, in un articolo disponibile sul sito del Movimento europeo: leggi. È indubbio, tuttavia, che proprio grazie a Maastricht l’Europa ha avviato una trasformazione profonda dei suoi obiettivi e del suo funzionamento (una sintesi schematica dei contenuti del Trattato è disponibile su EURLex: leggi). Nel trentennale dell’entrata in vigore, il sito dell’Università Bocconi, Via Sarfatti 25, ha interrogato Mario Monti e Sylvie Goulard, già assistente di Romano Prodi alla Commissione, in merito alle ambizioni e alle realizzazioni del Trattato di Maastricht (leggi).
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