Sono solo sette, su ventisette totali, i ministri degli esteri di paesi UE che hanno firmato un documento con il quale si invoca l’estensione del voto a maggioranza qualificata in materia di Politica estera e di sicurezza comune. Mancano le firme dei ministri francese, italiano, polacco e di tanti altri, ma sono presenti quelle dei rappresentanti di Germania, Benelux, Spagna, Slovenia e Romania. Si tratta quindi di una presa di posizione rilevante, anche perché il documento (pubblicato da Politico.eu – leggi) non è un semplice appello, ma indica pragmaticamente quali possibilità esistano già oggi – senza mettere mano ai Trattati – per superare gli indugi e i ritardi tante volte causati dall’esigenza di voto unanime su questioni che richiederebbero decisioni tempestive. Il documento è stato commentato da un articolo di Formiche.net: leggi.
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