In un articolo del 7 dicembre 2023, Stefano Giantin, che cura per Il Piccolo le cronache dai Balcani, ha riferito le conclusioni di un’indagine condotta dalla Balkan Free Media Initiative (BFMI) ed altri istituti di ricerca, secondo la quale aziende internazionali finanziano (forse inconsapevolmente) la propaganda russa nella regione, grazie ai contratti pubblicitari conclusi con organi d’informazione filorussi. (L’articolo del Piccolo non è in lettura libera, ma il testo dell’indagine è disponibile sul sito della BFMI: leggi.) Molto è stato scritto sui tentativi, spesso riusciti, di Mosca di esercitare la propria influenza sui paesi balcanici (l’argomento è ampiamente trattato in una scheda del Parlamento europeo: leggi). Dall’inizio della guerra in Ucraina, l’arma energetica è stata spesso usata per riaffermare tale influenza, dati i livelli di dipendenza dei Balcani dalle forniture di gas e petrolio russi e la scarsa volontà di molti governi della regione di recidere i legami di amicizia con Mosca. Nondimeno, il ribilanciamento dei flussi di prodotti energetici determinato in tutta Europa dal conflitto ucraino, sta progressivamente erodendo quello che era un monopolio russo. Lo segnala uno studio del Carnegie Endowment for International Peace: leggi.
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