Nelle innumerevoli riunioni che hanno portato all’adozione del Trattato di Lisbona, molto si discusse dell’opportunità di integrarvi la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. Il Regno Unito, assieme a qualche altro Stato membro, si impegnò contro tale ipotesi, e – come spesso avveniva – la spuntò. Nondimeno, l’articolo 6 del Trattato sull’Unione Europea conferisce alla Carta lo stesso valore giuridico del Trattato stesso. Oggi, a distanza di oltre un decennio dall’entrata in vigore del Trattato di Lisbona (2019), le dispute tra Istituzioni europee ed alcune capitali in merito all’applicazione dei valori sottesi dalla Carta si stanno esacerbando. Ma a ben vedere sono i diritti e le libertà fondamentali in genere ad essere contestati come non succedeva da molto tempo, come spiega l’ex giudice della Corte europea dei diritti dell'uomo Vladimiro Zagrebelsky sul sito del CESPI: leggi.
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