Quando, nel dicembre 2023, il Parlamento italiano votò contro la ratifica della modifica del trattato che istituisce il Meccanismo europeo di stabilità – MES (il testo del trattato, firmato nel 2012, è sul sito del MES: leggi), il Direttore lussemburghese dello strumento, Pierre Gramegna, segnalò il proprio “rammarico” per tale decisione (il breve comunicato è sul medesimo sito: leggi). Lo stesso rammarico venne espresso dal Commissario Gentiloni quando, a gennaio, l’Italia confermò in sede di Eurogruppo che non avrebbe ratificato il nuovo MES. Gentiloni aggiunse tuttavia di ritenere “che il rammarico debba tradursi anche nella spinta per trovare il modo per risolvere questa questione, perché non possiamo evitare una possibilità di utilizzo di queste risorse” (come riferito dall’ANSA: leggi). Pochi giorni prima la Presidente Meloni si era espressa in termini non troppo diversi: “forse la mancata ratifica […] da parte dell'Italia può diventare un’occasione per trasformare questo strumento in qualcosa che possa essere più efficace” (la dichiarazione durante la conferenza stampa del 4 gennaio è sul sito del Governo: leggi). In assenza di crisi monetarie o bancarie alle viste, entrambe tali considerazioni sembrano avere un seguito. Come riferisce Politico (leggi), la dotazione del MES potrebbe trovare utile impiego per nuove finalità legate alla difesa e alla sicurezza.
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