Mentre sono numerosi i sondaggi effettuati nei sei paesi dei Balcani occidentali (WB6) che ambiscono aderire all’UE per valutare se i cittadini sono favorevoli o contrari a tale adesione, più raro è imbattersi in indagini che esaminino l’opinione dei cittadini dell’Unione in merito all’allargamento a tali paesi (un ricerca della Fondation Jean Jaurès, limitata però alla Francia, è disponibile qui). Purtroppo, in tutti i casi i pareri espressi dalle persone interrogate sembrano essere condizionati da considerazioni emotive più che da valutazioni ponderate. Spetterebbe alle Istituzioni, nazionali e comunitarie, far comprendere quanti e quali vantaggi deriverebbero da un’integrazione dei WB6 nell’UE. Ne beneficerebbe ad esempio la politica ambientale, più che altre indifferente all’esistenza di confini. In vista anche della conferenza di Dialoghi europei dedicata al processo di integrazione della Macedonia del Nord e dell’Albania nell’UE, per la quale riceverete l'invito a brevissimo (si terrà martedì 21 marzo) segnaliamo un articolo pubblicato sul sito dell’Osservatorio Balcani-Caucaso sulla grave crisi idrica del lago di Prespa (sul quale si affacciano sia tali due paesi, sia la Grecia), che mette in luce l’assoluta necessità di interventi transfrontalieri per la difesa ambientale: leggi.
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