Ad oltre un secolo dalla “Dichiarazione Balfour” (1917) che preconizzava “un focolare nazionale per il popolo ebraico” in Palestina (fatto salvo il semplice rispetto dei “diritti civili e religiosi delle comunità non ebraiche”), quella regione continua ad essere una delle principali fonti di instabilità della vasta area mediorientale. Nel 1947 l’ONU ha dato forma statuale al “focolare” di Balfour, ma non è stata in seguito capace di creare una situazione di convivenza pacifica tra ebrei e palestinesi. Ora, proprio dalla sede delle Nazioni Unite è venuta un’importante apertura da parte israeliana, con l’accettazione del principio dei due Stati da parte del Primo ministro Yair Lapid. Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas, 24 ore dopo, è stato molto cauto nel giudicare tale apertura, condannata del resto da molti dirigenti israeliani. Ma ogni segno di distensione e di pace deve essere colto in questi tempi difficili, sperando che l’uscita di Lapid sia un vero passo avanti e non una semplice mossa pre-elettorale. Il testo completo del discorso di Yair Lapid è disponibile in italiano sul sito Israele.net (leggi); quello – in inglese – del discorso di Mahmoud Abbas, sul sito dell’Agenzia ufficiale palestinese Wafa (leggi). Fornisce una concisa sintesi il sito Vaticannews.va: leggi.
|