Quale sia la reale situazione in Libia, è difficile immaginare. Chi controlla cosa, quali bande o eserciti sono in azione, che mercenari siano sul terreno: sono quesiti che probabilmente nemmeno negli ambienti diplomatici hanno risposte chiare ed univoche. Eppure, all’interno di questo non-Stato c’è chi ha l’abilità di muoversi e fare affari, magari senza dare troppa pubblicità al proprio operato. Così la notizia della “missione” in Libia di Claudio Descalzi, amministratore delegato dell’italiana Eni, ha trovato rilievo soprattutto su siti che si occupano di problematiche energetiche. Ma c’è un’interessante eccezione, il sito russo in lingua italiana “Sputnik”, sul quale la visita di Descalzi ha trovato ampio spazio: Mosca è troppo coinvolta in Libia per non tenere un faro puntato su tutto quello che vi succede: (leggi).
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