Spiace doverlo riconoscere, ma la guerra è sempre stata uno straordinario acceleratore del progresso scientifico, soprattutto nel campo delle scienze applicate. La guerra attualmente combattuta sul suolo ucraino ci sta dimostrando che non solo in ambito scientifico, ma anche in quello politico, un conflitto armato (specie se sulla soglia di casa) può determinare rapide evoluzioni di posizioni di principio e dottrine politiche incardinate nell’ordinamento di alcuni Stati. È quanto sta succedendo in materia di neutralità, o meglio della sua rinuncia da parte di paesi che da decenni o addirittura da secoli ne hanno fatto un elemento costituente. Molto interessante, al riguardo, un’analisi apparsa sul sito di informazione L’indro, nella quale ci si sofferma con particolare attenzione sui casi di Svizzera, Austria e Giappone: leggi. Per quanto concerne la Svizzera, si veda anche l’articolo apparso su Swissinfo.ch: leggi.
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