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Rassegna stampa di testate nazionali e internazionali 05/06

L’Italia risente particolarmente gli effetti negativi delle sanzioni applicate dall’Unione europea nei confronti della Russia, ma è giusto essere disposti a pagare dei prezzi per la salvaguardia di principi fondamentali. Se a livello politico i rapporti con Mosca sono meno cordiali che in passato, a livello economico le iniziative volte a ricercare forme di cooperazione consentite dal regime sanzionatorio non mancano. È di pochi giorni fa il “IV seminario euroasiatico”, che ha visto tra i protagonisti la prima banca italiana (di cui ha scritto “Formiche.net” (leggi), mentre ad inizio giugno, a San Pietroburgo, si tiene il Forum economico internazionale, al quale partecipa una nutrita rappresentanza della Regione Puglia, come riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno (leggi).

 

L’Europa sta guardando con grande interesse e preoccupazione alla possibile fusione tra i colossi dei microchip Nvidia (americano) e Arm (britannico). Se andasse in porto l’aggregazione (per un valore di 40 miliardi di dollari) l’intera strategia industriale europea dovrebbe probabilmente essere riveduta. L’UE ha i mezzi per cercare di contrastare la mossa anglo-americana, ma i costi di una “guerra del microchip” sarebbero enormi. Lo scenario attuale e i possibili sviluppi sono descritti in un articolo di Politico.eu: (leggi)

 

 

 

Nello scorso febbraio questa rassegna stampa aveva segnalato il lancio della Procura europea. Ultimati i preparativi, dal 1° giugno questo nuovo organismo è totalmente operativo e pronto per vigilare, tra l’altro, sulla corretta gestione dei fondi erogati nell’ambito del piano New Generation EU. Una breve descrizione delle funzioni e delle caratteristiche della Procura europea è stata pubblicata anche in lingua italiana sul sito di Euractiv: (leggi)
 

Dopo anni durante i quali l’integrazione europea dei Balcani occidentali è stata vissuta dalle istituzioni europee come un’operazione puramente tecnica, finalmente la politica comincia a riprendere il sopravvento, com’è logico che sia quando si tratta di completare l’unità geopolitica del continente. In parallelo aumentano le analisi e le riflessioni sul cammino da compiere per portare a maturità il progetto. Ne è un interessante esempio l’articolo recentemente apparso su «BalkanInsight»: (leggi)

 

 

Le dinamiche demografiche europee sono talmente caratterizzate dall’aumento del numero di anziani e dalla contrazione di quello di giovani che anche i più feroci oppositori dell’accoglienza ai migranti dovranno ben presto chiedersi se l’attuale flusso migratorio verso l’Europa sarà sufficiente a colmare i vuoti nelle classi di età produttive. Fanno riflettere infatti le proiezioni sull’andamento demografico europeo pubblicate da Eurostat e riprese sul sito della Direzione generale per la Politica Regionale della Commissione europea: (leggi)

 

 
Pochi giorni fa campeggiavano sulle prime pagine dei giornali le fotografie e i commenti relativi ai tentativi di ingresso nell’enclave spagnola di Ceuta di un gran numero di persone provenienti da vari paesi africani. La crisi, scoppiata improvvisa, sembra sia stata determinata dalla volontà delle autorità marocchine di “punire” la Spagna per aver curato sul proprio territorio un leader del Fronte Polisario (che rivendica la piena indipendenza per il Sahara Occidentale). Per chi volesse ripercorrere le principali tappe della pluridecennale disputa tra Marocco ed indipendentisti Saharawi, un’esaustivo resoconto è disponibile sul sito dell’osservatorio di Politica Internazionale del Parlamento italiano: (leggi)