I paesi più ricchi si sono impegnati di fronte all’ONU a fornire annualmente aiuti allo sviluppo pari allo 0,7% del PIL. Ben pochi sono quelli che mantengono l’impegno: l’Italia ad esempio è ferma ad un modesto ±0.25% e si è posta come obiettivo di raggiungere lo 0,7% solo nel 2030. Anche tra i paesi più virtuosi tuttavia non si brilla per spirito di solidarietà. Il Ministro delle finanze del Regno Unito, dove dal 2015 è obbligo di legge destinare lo 0,7% del PIL agli aiuti ai paesi svantaggiati, ha annunciato che, complice la crisi causata dalla pandemia, quest’anno non si supererà lo 0,5%. Come questa decisione influenzerà i flussi di finanziamento a favore di paesi ed istituzioni è descritto in un articolo apparso sul sito della Fondazione “Thomson Reuters”: (leggi)
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