Rassegna stampa 04/07 - 10/07
In Europa i lavoratori non comunitari sono i più esposti a disoccupazione e povertà
Forse non serviva la rilevazione di Eurostat per farci conoscere il livello di discriminazione e sfruttamento dei lavoratori extracomunitari, ma ogni occasione è utile per spingere gli struzzi a tirar fuori la testa dalla sabbia: almeno quelli che hanno ancora un briciolo di forza morale per farlo. I punti essenziali dell’inchiesta sono riportati da Euractiv.it (leggi). I pertinenti dati di Eurostat sono accessibili a questa pagina.
Il triangolo ferroviario che spaventa gli Usa
Quando nel 1992 venne pubblicato il saggio di Francis Fukuyama sulla “Fine della Storia”, molti vi lessero una facile profezia del trionfo del modello politico ed economico occidentale e di una sorta di pacificazione globale. Invece la “vecchia talpa” (della storia, se non della rivoluzione) ha continuato e continua a scavare e le dinamiche del potere si dipanano nelle azioni concrete più che nelle teorie. Ecco che impensate alleanze di fatto tra Russia e Cina predispongono nuove triangolazioni ferroviarie che potrebbero spiazzare gli Stati Uniti, almeno sullo scacchiere asiatico. Riporta la notizia il portale “Insideover” (nato come costola online de “Il Giornale”) (leggi).
Brexit, quale futuro per le banche inglesi? Slitta l’accordo fra UE e Regno Unito
La stampa italiana dà largo spazio al ruolo che Angela Merkel è chiamata a svolgere durante la presidenza di turno tedesca dell’UE per il raggiungimento di un accordo sul cosiddetto “recovery fund”. In realtà la Cancelliera ha da subito indicato una seconda, grande priorità per la presidenza tedesca: i negoziati per chiudere definitivamente e con reciproco vantaggio la Brexit. Per il momento le parti si mostrano ancora intransigenti. Forse è semplice strategia negoziale, ma le preoccupazioni non mancano. Ne parla, soprattutto per gli aspetti bancari, il giornale on-line di notizie finanziarie e monetarie “Money.it”: (leggi)
Signes convictionnels: l’interdiction est légitime, dit la Cour constitutionnelle
Ecco una notizia di cui probabilmente si sarebbe discusso in tutti i talk-show d’Italia solo uno o due anni fa e che invece è stata totalmente trascurata dai nostri “media” in questo 2020 sconvolto dal virus. La Corte costituzionale belga ha sancito che un istituto universitario può autonomamente imporre ai propri studenti il divieto di ostentare simboli o segni riconducibili ad un’appartenenza religiosa o a un convincimento filosofico. In pratica, si tratta ovviamente del divieto del velo islamico all’interno di un’università. Spiega bene di che si tratta un articolo pubblicato dal “Centre Interdisciplinaire d’Etude des Religions et de la Laïcité” dell’Università Libera di Bruxelles. L’articolo richiama anche la diversità tra il principio di “laicità dello Stato”, postulato della Repubblica francese che non finanzia alcuna chiesa o insegnamento religioso, e quello di “neutralità” prevalente in Belgio. In Italia, come detto, la sentenza non ha trovato posto sulla stampa. L’unica traccia che se ne trova in lingua italiana è in un articolo dell’agenzia islamica Iqna, che si sofferma sulle proteste di studentesse musulmane contrarie al divieto (leggi).
Bulgaria writes new chapter in long story of demographic decline.
Avevamo segnalato la settimana scorsa un articolo sull’andamento demografico in Slovenia pubblicato da “Balkaninsight”. Ora il portale di notizie sui Balcani dedica spazio ad analoga indagine relativa alla Bulgaria, non meno interessante della precedente (leggi)
Lussinpiccolo, l'isola perduta di Sepúlveda
Concludiamo anche questa settimana con una nota culturale. A pochi giorni dall’uscita in libreria della guida dedicata a Cherso e Lussino (nata da un’idea di Marino Vocci portata a compimento da Diego Masiello – “Le isole della bora”, Ediciclo editore) di cui ha scritto tra l’altro TriestePrima, possiamo ripescare un breve e nostalgico racconto di Luis Sepulveda, pubblicato dall’Osservatorio Balcani-Caucaso nell’aprile scorso (leggi).