Il messaggio del Presidente Giorgio Perini per la Giornata dell'Europa
È il primo 9 maggio da quando sono presidente di Dialoghi europei e purtroppo parlare di “festa dell'Europa” con quello che sta succedendo in un paese, l'Ucraina, che è parte integrante dell'Europa geografica, sarebbe una dimostrazione di indifferenza ed insensibilità ingiustificabili.
Possiamo però parlare di “giornata dell'Europa" che, soprattutto quest'anno, non si limita a ricordare la lungimiranza della “dichiarazione Schuman” che, nel lontano 1950, pose le basi della CECA (la Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio), con l’obiettivo dichiarato di impedire altre guerre tra paesi europei (e soprattutto i più giovani si stanno rendendo conto per la prima volta di quanto questo obiettivo possa essere ancora attuale).
Infatti la giornata dell'Europa 2022 guarda soprattutto al futuro, perché in coincidenza con questa data vengono tirate le conclusioni della “Conferenza sul futuro dell'Europa” che, pur essendo priva di qualsiasi potere decisionale ed avendo scontato i limiti imposti dalla pandemia da Covid19, prova a segnare la strada ideale da percorrere negli anni, se non nei decenni, futuri. È solo l'inizio di un percorso che però va coltivato.
L’unione europea ha dato il meglio di sé nella pandemia e auspicabilmente imparerà a dare il meglio di sé anche dalla tragedia che sta vivendo l'Ucraina, ma anche tante famiglie russe che non rivedranno i propri figli.
Non festeggiamola, l'Europa: viviamola e facciamo in modo che ogni giorno sia la “giornata dell'Europa”.
Un’Europa “faro” e non “torre d'avorio” nella percezione del resto del mondo.
BUONA GIORNATA D'EUROPA!