MES vs Eurobond: E' questo il problema?
Non ci basta la pandemia, le incertezze sui tempi della fase 2 e la recessione che incombe: mentre il virus miete oltre 20 mila vittime e il FMI prevede per l'Italia una perdita del 9% del PIL, noi ci dividiamo trasversalmente su cosa chiedere all'Europa, indebolendo in partenza un negoziato già non facile.
MES o Eurobond? Per Salvini, Meloni e i 5Stelle con lo stesso Conte, guai solo a pensare di ricorrere al Fondo Salva Stati, anche se potrebbe garantirci un mutuo di 36 miliardi da utilizzare per l'emergenza sanitaria senza condizionalità, senza cioè sottoporci ai diktat della c.d. troika. Sì soltanto agli eurobond, che dovrebbero assicurarci mutui per la ricostruzione economica, ma che vedono al momento l'opposizione dell'Olanda, dei Paesi nordici e finora della stessa Germania, preoccupati di doversi addossare in questo modo anche il pesante debito pregresso dell'Italia.
Il Recovery plan proposto dalla Francia che sarà discusso al vertice dei capi di stato e di governo della UE il 23 aprile viene sostanzialmente trascurato in questo dibattito. Eppure il nuovo strumento dovrebbe pur essere finanziato, anche se dovesse essere legato al bilancio pluriennale dell'UE. Escludendo che in questa fase gli stati membri siano disposti ad aumentare il contributo all'Unione (non l'hanno fatto fino a ieri, figurarsi se lo fanno oggi), l'unico modo per alimentare il Piano europeo di ricostruzione non potrebbe essere altro che ricorrere al mutuo sui mercati finanziari. Che sarebbe come dire eurobond, what else?
Ma noi restiamo bloccati sulle bandierine, senza entrare nel merito delle proposte. E così rischiamo di andare alla trattativa del 23 aprile indeboliti dalle divisioni interne, e incapaci di spiegare perché se abbiamo tanto bisogno di finanziamenti diciamo di no al MES.
Il ministro Pattuanelli, che finora ha mostrato capacità e buon senso, che ne dice? E se dicessimo Mes e Eurobond? Perché in questa situazione ci manca solo una crisi di governo e nuove elezioni.