L’INCERTO FUTURO DELLA BOSNIA-ERZEGOVINA
Sono passati più di 25 anni dagli accordi di Dayton con cui, nell’autunno 1995, si concluse la terribile guerra che aveva segnato la Bosnia ed Erzegovina negli anni precedenti. Dialoghi Europei, allora neofondata associazione, dedicò proprio ad alcune delle possibili ricadute locali di quegli accordi una delle sue prime iniziative. Un quarto di secolo è passato ma in quell’area, più che all’evoluzione di un processo di ricostruzione e di riappacificazione, si è assistito alla cristallizzazione di quella che col tempo appare sempre più come una tregua che come una vera pace.
Molti dei protagonisti di quegli anni sono nel frattempo scomparsi, fra gli altri negli ultimi mesi anche Jovan Divjak, difensore di Sarajevo e poi in prima linea nella difficile ricostruzione della società civile. Ma, più che ogni altra notizia recente ha suscitato scalpore negli ultimi mesi l’esistenza di un cosiddetto “non-paper”, ovvero un documento ufficioso, attribuito al governo sloveno ma la cui origine non è ancora stata chiarita, che ipotizza la spartizione della Bosnia ed Erzegovina fra Croazia e Serbia, lasciando una parte del territorio alla componente bosgnacca musulmana. La comparsa di questo documento ha suscitato grande scalpore nelle diplomazie ma anche nelle opinioni pubbliche; in Bosnia ed Erzegovina, Paese che a 25 anni da Dayton appare ben lontano dall’aver trovato una sua via per il futuro; e nella stessa Slovenia, dove è diventato oggetto di forte dibattito politico, in un momento in cui il paese sta per assumere la presidenza di turno dell’Unione Europea.
Un tema quindi che può essere affrontato da molteplici prospettive e che sarà quindi al centro dell’incontro di Dialoghi Europei, il primo di una serie di eventi con cui l’associazione celebra anche i 25 anni di attività.
Interverranno, moderati da Štefan Čok, presidente di Dialoghi Europei:
Paolo Gozzi – Dialoghi Europei, già funzionario della Commissione Europea
Tamara Blažina – già parlamentare e membro della delegazione parlamentare italiana INCE
Luka Lisjak – storico, editorialista del quotidiano Delo Di Lubiana
Azra Nuhefendić – giornalista, collabora con Il Piccolo e Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa
Intervento conclusivo di Piero Fassino – Presidente Commissione Esteri Camera dei Deputati
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